Parrocchia Santa Maria di Loreto – Pesaro

Via Flaminia, 1 – 61122 Pesaro
Tel.: 0721 390606 – Fax: 0721 398392
E-mail: peppefaber58@gmail.com
sito web: https://www.parrocchialoretopesaro.it/
Facebook: pagina della parrocchia

Consacrata: 1954
Festa del titolare: 10 Dicembre
Persone n.: 9800
Parroco: Sac. Giuseppe Fabbrini

Collaboratore Pastorale: Diac. Emilio Acone
Aiuto Pastorale:  Sac. Marino Mancini
Diacono: Giorgio Sani

Chiesa parrocchiale Santa Maria di Loreto - Pesaro

La chiesa parrocchiale di S. Maria di Loreto si trova nei pressi in cui una volta esisteva la chiesa di S. Lazzaro fuori Porta “Fanestra” a circa un quarto di miglio dall’abitato cittadino, sulla strada che conduce a Fano e, all’angolo, alla vicina Basilica dei Santi Decenzio e Germano. La chiesa di S. Lazzaro, era collegata all’ospedale dei lebbrosi retto dall’Ordine religioso dei Cavalieri di S. Lazzaro. Quando la lebbra fu sconfitta, l’ospedale servì per alloggiare i poveri che giungevano di notte e non potevano avere accesso alla città. Il territorio era sotto la “cura” del Duomo; ma, poiché il parroco della Cattedrale non poteva assistere convenientemente tutti i fedeli, soprattutto quelli che risiedevano fuori le mura anche per il fatto che le porte cittadine durante la notte restavano serrate, fu giudicato necessario trasferire parte del beneficio della chiesa di San Martino, ubicata entro le mura cittadine nei pressi della Porta Fanestra, ad una nuova parrocchia fuori le mura; cosa che fu sancita il 5 maggio 1704 con bolla di Clemente XI e posta in atto dal Vescovo Filippo Spada nel 1708. Eretta così la parrocchia di Santa Maria di Loreto, i fedeli di San Martino fuori le mura furono assegnati a questa, quelli entro le mura alla Cattedrale. Il Capitolo si riservò il diritto di riscuoterne la decima, mentre gli incerti furono destinati al parroco di Santa Maria di Loreto. Verso la fine del ‘700, vennero effettuati lavori di ammodernamento e di ristrutturazione sia alla chiesa che alla casa parrocchiale, sede della confraternita del SS.mo Sacramento, fondata nel 1710 dal medesimo Vescovo Spada.

L’incremento demografico rese la chiesa insufficiente a contenere la partecipazione dei fedeli alle sacre celebrazioni e già nel 1935 il parroco don Cesare Bruscolini propose la costruzione di un nuovo edificio sacro. Ciò fu possibile solo nel dopoguerra e, per volontà del Vescovo Luigi Carlo Borromeo, fu eretta su disegno e sotto la direzione dell’ingegnere Mariotti, una nuova ed ampia chiesa parrocchiale – consacrata il 5 dicembre 1956 – con annessa la casa canonica e un ampio asilo infantile retto dalle Suore Missionarie Zelatrici del S. Cuore. Al posto della vecchia chiesa sorge il cinema parrocchiale e la ex-abitazione del parroco è stata ristrutturata e data in uso alle associazioni cattoliche. All’interno della nuova chiesa si ammira un affresco raffigurante il Battesimo di Gesù del pittore pesarese Werter Bettini e, sulla sinistra, si conserva, in proporzioni ridotte, un “facsimile” ligneo, risalente al ‘600, della Santa Casa di Loreto che, come si legge nella Visita Pastorale del De Simone (1776), il 10 dicembre, per la festa della traslazione della Santa Casa, veniva processionalmente portato in Cattedrale con grande concorso di popolo e poi ricondotto nella propria sede. Oggi la parrocchia è quella che conta una popolazione più numerosa di tutte le parrocchie della diocesi e gode di una organizzazione molto valida ed efficiente grazie ai suoi parroci sempre molto attivi, tra i quali ricordiamo solo gli ultimi don Silvano Pierbattisti e l’attuale don Giuseppe Fabbrini.

Nel territorio parrocchiale si trova, oltre la Basilica dei Santi Decenzio e Germano, annessa al Cimitero (vedi profilo a parte), la ex chiesetta della Madonna delle Lacrime che si trovava sull’antica Via Flaminia, a pochi passi dalla Rettorale di Santa Maria di Loreto, nell’attuale via A. De Gasperi, sulla sinistra per chi esce dalla città. Fu officiata fino alla fine del secolo XIX. Al presente l’edificio è ridotto a laboratorio di marmisti. E’ costruzione molto antica in esecuzione di un “voto” per la grazia della salute pubblica ottenuta miracolosamente durante il colera per implorata intercessione di “Maria Santissima delle Lacrime”. Era chiesa di autentica eleganza ed in essa aveva sede una “Unione” di identica denominazione.