Il Santuario della Madonna delle Grazie è stato veramente, sabato scorso, come un Cenacolo in cui Maria era presente insieme ai tanti discepoli di oggi, intervenuti alla Veglia di Pentecoste, per implorare il dono dello Spirito: persone provenienti da parrocchie, associazioni, movimenti, Chiese ortodosse del nostro territorio; persone non udenti e ipovedenti, coristi “sinodali”. Un’assemblea composita, resa comunione dallo Spirito.
“Come nel racconto del Vangelo di Giovanni, ha detto l’Arcivescovo, anche oggi Gesù esclama: ‘Chi ha sete venga a me e beva’. Egli suscita un’attesa in tutti i cuori che si sentono, delusi, spaventati e che hanno una sete infinita di amore e di senso. E non delude questa attesa, ma le dà compimento con il sacrificio della croce, con la sua Pasqua e con il dono dello Spirito, che trasforma la morte in vita e rende annunciatori e costruttori di un mondo nuovo, un mondo di fraternità e di pace”.
Mons. Salvucci si è rivolto poi ai giovani adulti, provenienti da diverse città italiane e dallo Sri Lanka, a cui ha conferito il sacramento della Confermazione: Blasi Davide, Calì David, Curuzzi Michele, Forestieri Angelo, Gamba Flavia, Piacquadio Sara, Santarpia Eugenio, Vento Martha, Jayalath Arachchige Prabash Avishka, Peramanasinghege Fonseka Nicoll, Yarnakilasooriya Ravidu, Reshan Fernando,Warnakulasuriya Fernando.
A tutti loro, il cui desiderio di conoscere Gesù è stato risvegliato dall’incontro con Pino, Rosanna e Giorgio, ha spiegato che l’unzione crismale è un segno, cioè un gesto esteriore, visibile, che allude a una realtà più profonda e vera: alla forza che può far rifiorire il deserto della vita propria e altrui. P.C.