Pesaro 7 febbraio 2022
GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA
Domenica 6 febbraio – 44ª Giornata Nazionale per la Vita – S.E. Mons. Coccia ha celebrato in Cattedrale una Santa Messa (trasmessa in diretta da RossiniTV) alla quale hanno partecipato i volontari del Centro di Aiuto alla Vita (C.A.V.) e alcune giovani famiglie dell’Unità Pastorale del Centro con i loro bambini battezzati recentemente.
Per riflettere sul significato di questa giornata, i Vescovi Italiani hanno inviato un messaggio intitolato “Custodire la vita”. A tale messaggio si è ispirata l’omelia dell’Arcivescovo, della quale riportiamo alcuni passaggi.
Cari fedeli,
desidero innanzitutto esprimere, a nome di tutta la comunità, sentita riconoscenza per l’impegno profuso e i risultati ottenuti dal CAV nel difendere e promuovere la vita e rivolgo un appello a questi giovani genitori affinché non deleghino ad altri l’educazione dei figli e se ne assumano la responsabilità prima […]
La liturgia di oggi ci ricorda la missione a cui tutti i battezzati sono chiamati: annunciare il mistero di Cristo e testimoniare la sua Presenza in mezzo a noi. Ebbene, questo compito è strettamente connesso con la cura e la valorizzazione della vita, perché è proprio nel mistero di Cristo Risorto che la vita acquista pienezza di senso, valore infinito, garanzia di continuità […].
In occasione di questa giornata i Vescovi italiani hanno inviato a tutte le comunità cristiane un messaggio, nel quale constatano, innanzitutto, quanto la vita spesso non sia rispettata, protetta e promossa. La cronaca ce lo documenta ogni giorno: strumentalizzazioni e manipolazioni di ogni tipo, omicidi e femminicidi, morti sul lavoro, decessi per droga, aborti, suicidi assistiti. Nessuno è immune da questi fenomeni, nemmeno la nostra città e la nostra regione. Sembra che la vita sia considerata un bene di consumo, di cui ognuno può disporre a proprio piacimento […]
Il problema ancora più grave è che sta subentrando in noi un assopimento della coscienza. Secondo quanto afferma il sociologo Overton, si sta verificando nell’opinione pubblica un processo secondo cui un fatto, inizialmente inconcepibile, diventa gradualmente accettabile, poi persino ragionevole e addirittura legale, come una ‘finestra’ che via via si apra. Nella società attuale si riscontrano atteggiamenti contraddittori: a volte sorgono reazioni positive e sdegnate di fronte a fatti come quelli riferiti sopra; altre volte la nostra coscienza tace […].
Allora, cari fedeli, preghiamo perché il Signore risvegli le coscienze e ci renda coraggiosi nel difendere la vita, capaci di andare controcorrente, di compiere anche scelte impopolari: su questo prezioso bene comune, infatti, la Chiesa non può scendere a forme di mediazione o di compromesso.
Al termine della celebrazione, Daniela Renganeschi ha ricordato che il CAV vive l’esperienza di custodire la vita da oltre trent’anni e che dal 2021 si è fatto carico di una casa accoglienza (casa Aldina) che ospita una famiglia con una bambina di pochi mesi. A sostegno di questo impegno l’operatrice ha invitato i presenti ad acquistare le viole in vendita sul sagrato, simbolo della vita che fiorisce.