Abbazia monumento del X sec.
Via Abbadia, 37, 61025 Montelabbate PU
Recapito via Apsella 37
Tel.: +39 0721 490706
Responsabile: Sac. Alois Fechet
Abbadia di San Tommaso in Foglia in Apsella - Pesaro
Fu eretta dal Vescovo Mons. Luigi Carlo Borromeo con decreto del 18 ottobre 1955, da aver vigore dal 30 ottobre seguente, festa di Cristo Re. Il territorio fu stralciato dalle parrocchie di San Michele Arcangelo in S. Angelo in Lizzola e di San Martino Vescovo di Farneto. Il Capitolo Cattedrale concesse come chiesa parrocchiale l’ex abbazia benedettina di S. Tommaso in Foglia, ormai piuttosto in degrado, della quale era proprietario. Come “Patrimonio Beneficiario”, le vennero assegnate le proprietà del “Beneficio Arcangeli” eretto nella parrocchia di S. Martino di Farneto, consistenti in una casa di civile abitazione e un fondo rustico, con obblighi di fondazione ridotti nei termini delle possibilità economiche da “Rescritto” della Sacra Congregazione del Concilio in data 9 maggio 1955. Ebbe il riconoscimento agli effetti civili il 2 settembre 1957 con decreto del Presidente della Repubblica. Ma già nel 1951 il Parroco don Oreste Marchionni, dopo 15 anni di traslochi da una abitazione di fortuna ad un’altra, tutte molto disagiate, era riuscito ad inaugurare la casa parrocchiale sita al centro dell’abitato fornita anche di spazi per attività pastorali. Il 26 ottobre 1962, la Curia Vescovile autorizzò don Zenaldo Del Vecchio, già Parroco dal 1957, a costruire adiacente alla casa una Cappella per servizio religioso, in attesa che, debitamente restaurata, venisse riaperta al culto la storica abbazia di S. Tommaso. Detta cappella, costruita grazie alle offerte dei parrocchiani e ad un consistente contributo di Mons. Aurelio Ferri, nonché al sostegno del Vescovo Mons. Luigi Carlo Borromeo, fu inaugurata il 21 dicembre 1964, festa di S. Tommaso, ed intitolata allo Spirito Santo; essa funge ancora da chiesa parrocchiale nel tempo liturgico ordinario. Nel 1986 la Parrocchia accorpò la parrocchia di S. Martino Vescovo di Farneto che già dal 25.07.1969 era stata unita ad essa in forma “aeque principali”. Nel 1969 il Parroco don Zenaldo Del Vecchio, che dopo lunghe ricerche aveva rintracciato nell’archivio di Stato di Ravenna la bolla testamentaria del Papa Clemente II (24.09.1047), la bolla di Nicolò II (16.04.1060) e il Privilegio di Lotario III (anno 1137), riuscì a convincere la Sovrintendenza ai Monumenti di Ancona ad intervenire per il restauro del monumento abbaziale. Si iniziarono i lavori nel 1971, dopo che la Signora Glauca Fabbri, la cui famiglia fin dal 1870 aveva acquistato dal Demanio le due navate laterali, con nobile gesto ne fece dono alla parrocchia per il ripristino dello storico edificio. I lavori di restauro, curati direttamente dalla Sovrintendenza ai Monumenti di Ancona, furono eseguiti a più riprese e conclusi nell’arco di nove anni, grazie anche all’interessamento dell’On. Arnaldo Forlani, tenuto conto della grande importanza storica della abbazia che nel 1047 aveva ospitato per circa sei mesi il Papa Clemente II che di lì aveva governato la Chiesa universale ed ivi morì il 9 ottobre di quell’anno. La sua salma, ivi sepolta, dopo due anni era stata trasferita nella città di Bamberga, sua città episcopale. Terminati i lavori nel 1980, Mons. Gaetano Michetti, Vescovo di Pesaro, riconsacrò la Chiesa abbaziale tornata così ad essere officiata come “chiesa parrocchiale” di S. Tommaso in Foglia. Nella particolare circostanza è stato celebrato in maniera solenne il 1° millenario dalla fondazione dell’abbazia con la partecipazione di molte autorità religiose e civili tra cui delegazioni germaniche di Hornburg e Bamberg il cui Decano del Capitolo Cattedrale, Mons. Helmut Teodor Kittel, fece dono del busto in bronzo di Clemente II, che venne fissato nella lesena media della Badia. Il merito di tutto questo si deve all’attività ed operosità del Parroco don Zenaldo Del Vecchio. Il tempio abbaziale, custodito con zelo dal Parroco, è artisticamente molto interessante per la struttura architettonica e per i numerosi reperti conservati al suo interno e merita di essere valorizzato e visitato. Per chi volesse conoscere le particolarità storiche sono ancora in vendita le due pubblicazioni di don Zenaldo Del Vecchio sulla abbazia uscite nel 1980 e 2002 [1]. Dall’01.10.2016 la Parrocchia costituisce una Unità Pastorale con quella dei Santi Quirico e Giulitta di Montelabbate che è curata dal sacerdote rumeno don Luigi Fechet. Al presente all’interno della “badia” sono raccolti molti reperti storici, ordinati con cura e passione dall’ex Parroco Del Vecchio, in pensione per raggiunti limiti di età dal mese di ottobre 2016 e tornato alla Casa del padre il 1° marzo 2020.
[1] Z. Del Vecchio, L’abbadia di S. Tommaso in Foglia, 980-1980, Apsella, Cassa di Risparmio di Pesaro 1980, p. 39; e L’abbadia di San Tommaso e la Valle del Foglia tra reperti e storia, STIBU Urbania, 2002, pp. 104-105.