C’è un fatto concreto, un avvenimento, all’origine della storia dell’UNITALSI. Non solo un pur nobile “sentimento” di carità e di servizio, ma un “fatto reale”, straordinario, accaduto dentro la quotidianità di un giovane disperato per l’artrite deformante che lo affliggeva e deciso a togliersi la vita.
Quel giovane, Giovan Battista Tomassi, nel 1903 (esattamente 120 anni fa) prese la decisione di compiere il gesto estremo proprio alla grotta di Massabielle, lanciando quasi una sfida alla Madonna di Lourdes (venerata ormai da decenni, dopo il 1858, anno delle apparizioni di Bernadette): o la guarigione o il suicidio.
Ma il Signore, attraverso Maria, rispose in un modo tutto suo a quel grido angosciato: non con la guarigione del corpo, ma con quella del cuore. Gli infuse infatti speranza, fede, conforto e amore.
Imprevedibilmente, così, da quel dolore nacque una fecondità impensabile. Tra mille difficoltà di vario genere, Giovan Battista diede inizio all’organizzazione di volontariato dell’UNITALSI, il cui acronimo identificava lo scopo che si prefiggeva: Unione Nazionale Italiana Treni Ammalati a Lourdes e ai Santuari Internazionali. Si trattava, in sostanza, dell’impegno a organizzare pellegrinaggi e ad accompagnare, assistendoli, i malati, nella speranza che, come diceva il giovane, “a loro potesse accadere ciò che era accaduto a lui”.
L’organizzazione negli anni ha raggiunto una vasta articolazione territoriale caratterizzata da Sezioni, Sottosezioni, Gruppi e ha realizzato, partendo dai pellegrinaggi, una serie di progetti in grado di offrire risposte concrete ai bisogni di ammalati, disabili, persone in difficoltà.
Dal 1937 una sottosezione, oggi presieduta da Luigi Lucarelli, è presente anche a Pesaro e lo scorso mercoledì 18 ottobre, in occasione dei 120 anni dell’associazione, ha accolto in Cattedrale l’effigie della Madonna di Lourdes, “peregrinante” nelle diocesi italiane, secondo una tradizione mariana che si ripete da tempo.
E’ stata un’occasione, attraverso la recita del Rosario e la partecipazione alla Santa Messa celebrata da don Roberto Sarti, non solo di affidare a Maria questo tempo così problematico e complesso, ma anche di rimettere a fuoco la missione dell’UNITALSI: quella di essere un’associazione di promozione sociale, che coinvolge il fare generoso, concreto, solidale delle persone, più diffuso di quanto non si creda; ma soprattutto di essere testimonianza, come associazione ecclesiale, di quell’uomo crocifisso e risorto, Gesù, che trasfigura in bene il carico di dolore di ciascuno e del mondo.
Come è accaduto a Giovan Battista Tomassi. Come accade con il travaglio del parto, che porta alla luce una vita nuova o con il lavoro nascosto del gelido inverno, che fa rifiorire la primavera.
Pesaro 18 ottobre 2023 Paola Campanini