Pesaro 7 febbraio 2022
GIORNATA MONDIALE DELLA VITA CONSACRATA
Una giornata mondiale dedicata alla “vita consacrata”, cioè alla vita interamente offerta al Signore e legata ai “consigli evangelici” di povertà, castità, obbedienza: l’ha voluta ventisei anni fa Giovanni Paolo II e, per la ricorrenza, anche quest’anno, il 2 febbraio, tutte le comunità di persone consacrate, religiose e laiche, della nostra arcidiocesi si sono riunite in Cattedrale per la Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Piero Coccia e concelebrata dal Vicario Episcopale padre Aldo Marinelli.
Quali i motivi all’origine di questa giornata? Semplicemente dire ‘grazie’ a queste persone per la loro testimonianza, invocare nuove vocazioni e invitare tutto il popolo di Dio a riscoprire la bellezza della propria chiamata.
“La presenza della vita consacrata nella nostra Chiesa locale – ha detto l’Arcivescovo – benché non sia numericamente rilevante, è un segno luminoso per tutta la comunità, anche nella prospettiva del cammino sinodale. Sta a significare, infatti, che è possibile vivere l’appartenenza al Signore in modo “casto”, cioè integrale, totale; in modo “povero”, cioè libero da se stessi, dai propri egoismi e disponibile a mettersi al servizio della propria comunità e della Chiesa tutta; in modo “obbediente”, cioè capace di “audire”, di ascoltare le attese e le esigenze del proprio territorio, anche dei lontani”.
Rilevante e capillare è nella nostra arcidiocesi l’impegno di queste realtà con i loro molteplici carismi. Basti pensare agli istituti che gestiscono le scuole o si dedicano specificamente all’educazione (Piccole Ancelle del Sacro Cuore, Missionarie della Fanciullezza, Maestre Pie Venerini, Suore Scolastiche Francescane di Cristo Re); alle consacrate che assistono gli anziani, i malati, i carcerati (Suore della Carità) o svolgono l’apostolato tra le famiglie (Tenda del Magnificat) oppure si dedicano all’adorazione e alla contemplazione (Comunità di Bet’el, Eremite Carmelitane). Si pensi ai consacrati che fanno apostolato missionario (Comboniani) o sono affidatari di parrocchie, santuari e chiese (Frati Cappuccini, Sacramentini, Pallottini, Servi di Maria, Francescani Minori di S. Giovanni Battista e del Beato Sante). Senza dimenticare poi chi partecipa personalmente agli organismi consultivi diocesani o alle attività pastorali della parrocchia (catechesi, carità) e chi, pur essendo di Pesaro, svolge la propria missione al di fuori dell’Arcidiocesi.
Una sorta di “polmone spirituale”, secondo l’immagine usata dal Prefetto della Congregazione della Vita Consacrata, che immette aria pura nella realtà diocesana e invita ognuno di noi a vivere affidati al Signore, in comunione con la Chiesa e al servizio del proprio ambiente, specialmente in questo tempo in cui tutti siamo chiamati a diventare una Chiesa sinodale.